sabato 23 marzo 2013

LE NOSTRE CINCE

Vi presento le cince che visitano il nostro giardino:
Cincia varia (Parus varius)
Le cince varie (...ed eventuali?), intelligenti e intraprendenti, deliziose nel loro maglioncino arancione, si lasciano avvicinare e quasi toccare (il mio fine è arrivare a fargli prendere il cibo dalle mani!). Curiose al limite dell'impertinenza, appena in giardino vedono un oggetto nuovo, lo vanno a ispezionare. 
Se mi vedono armeggiare (non importa se con chiodi e martello o zappa e rastrello....), vengono subito a controllare: "cosa stai facendo? ....cibo?". 
Incrociano il loro sguardo con il mio senza paura, ed è sempre una bellissima emozione sentire quei due bottoncini neri e lucenti, fissi su di me.
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Cincia giapponese (Parus minor), sottospecie orientale  della cinciallegra (Parus major)
Le cinciallegre, variante orientale, tra di noi le chiamiamo "le cince che vestono Chanel"; elegantissime nel loro look optical: contrasti di bianco e di nero sotto a una morbida mantellina grigia, appena sfumata in giallo sulle spalle e orlata in raso lucente e sottili strisce di velluto nero. 
Beh...a dire il vero le chiamiamo anche "le cince con la cravatta-tanga"; infatti, un elegante cravattino nero, dal collo scende sulla pancia candida e poi si intrufola, impertinente, tra le zampette per continuare fino alla base della coda. 


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Cincia bigia (Poecile - o Parus - palustris)...o cincia bigia alpestre (Poecile - o Parus - montanus)
Cincia bigia...o bigia-alpestre? Un rebus praticamente impossibile da risolvere!
L'unico modo per distinguerle con certezza è il canto, ma nella confusione di cinguettii che animano il nostro giardino non è così facile isolarlo.
La cincia bigia ha i margini del becco pallidi (....e quindi potrebbe essere quella), ma la cincia bigia-alpestre dovrebbe avere un pannello chiaro sulle ali, formato dai margini delle penne secondarie (...che intendono per pannello?); la cincia bigia ha un cappuccio lucido (....e quindi potrebbe essere quella) ed un "bavaglino" più piccolo, inoltre dovrebbe avere la testa più piccola e il collo più corto (...ma come posso stabilirlo senza confrontarle?). Un'aiuto concreto può arrivarmi dal nome coreano: infatti la bigia-alpestre si chiama "Cheju pak-se", dove "Cheju" è un'isola a sud della penisola coreana, dunque abbastanza distante da qui. In conclusione, considerati tutti gli elementi a disposizione...aggiudicherei un "bigia"....ma sì, vada per cincia bigia!!!!!
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Cincia mora (Parus ater)
Questa moretta qua, lunga appena 10-11 cm per 8-10 grammi di peso, ha sempre l'aria un po' spaventata e l'aspetto un po' arruffato, tant'è che per molto tempo ho pensato fosse una cincia giapponese molto giovane e denutrita; la chiamavo "la cincia proletaria". E mi faceva pure tanta pena!
Mangia piccola, mangia, dai, non scappare - pensavo - ma lei niente, sempre nervosa, una beccata e via; per questo anche difficile da fotografare, dato che ci mette appena un istante a prendere il suo pezzetto di noce e volar via!
Stabilito, poi, grazie ad Internet, che si trattava di una cincia mora le cui dimensioni ridotte sono proprie della specie, come l'aspetto disordinato e che, quindi, l'età e lo stato nutrizionale non c'entravano nulla; scoperto, inoltre, che si tratta di una convinta "accumulatrice", che se non indugia a mangiare non è perchè sia timida, ma, piuttosto, perché corre a depositare il bottino in qualche anfratto, ho iniziato a chiamarla "la cincia capitalista" .
Infine, siccome a volte increspa le piume della testa a formare una simpatica crestina nera, la chiamo anche "la cincia punk" (anche se i veri punkettoni sono i bulbul....ma di loro si parla un altra volta, questo, oggi, è lo spazio delle mie cince!). 

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